L’arte del Tocco nelle tecniche orientali: la base per lo Shiatsu e la Moxibustione
- paulinashiatsu&moxa
- 6 lug
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Molti pensano che la moxibustione sia solo una tecnica di calore applicata ai punti di agopuntura. In realtà, nella tradizione giapponese più autentica, tutto inizia con una diagnosi raffinata fatta attraverso la palpazione del corpo. È proprio toccando addome, dorso e zone riflesse, che il terapeuta individua i blocchi e sceglie i punti distali su cui intervenire. Insieme vedremo come questo metodo, perfezionato da grandi maestri come Isaburo Fukaya e Kiiko Matsumoto, può davvero fare la differenza nel riequilibrare il corpo e prevenire disturbi più seri.
Uno degli aspetti più affascinanti e profondi della moxibustione giapponese è la possibilità di individuare le cause dei disturbi attraverso una raffinata diagnosi palpatoria.
Questa tecnica non si limita a valutare i sintomi, ma ricerca nel corpo le aree di tensione, congestione o dolore alla pressione che indicano squilibri più profondi.
In particolare, la palpazione addominale (Hara no Shin) è una pratica antica che permette di riconoscere disarmonie negli organi interni e nei sistemi energetici ancora prima che si manifestino come veri e propri sintomi clinici.
Il Maestro Isaburo Fukaya, figura fondamentale nella moxibustione moderna, ha perfezionato un sistema diagnostico basato proprio sulla palpazione di addome, dorso e zone riflesse. Attraverso il tatto, Fukaya individuava aree dolenti e rigide che, secondo la medicina tradizionale giapponese, rappresentano dei veri e propri blocchi energetici o “pietrificazioni”.
Per trattare queste zone, utilizzava la moxibustione diretta su punti distali — cioè punti lontani dalla zona di dolore — in grado di sciogliere il blocco e ristabilire l’equilibrio nel corpo.
Successivamente, la Maestra Kiiko Matsumoto ha integrato e sviluppato questi principi, arricchendo il metodo con la sua esperienza clinica e inserendo nei suoi protocolli molti dei punti speciali e delle aree riflesse individuate da Isaburo Fukaya.
Attraverso la palpazione e l’utilizzo di punti distali strategici, Matsumoto ha dimostrato come sia possibile alleviare disturbi cronici, prevenire problematiche più gravi e riequilibrare la fisiologia dell’organismo intervenendo in modo mirato e non invasivo.
Perché funziona?
Il corpo conserva nei tessuti e nei meridiani tracce di tensioni, emozioni, sovraccarichi e disarmonie. La diagnosi palpatoria consente di mappare queste informazioni e, trattando i punti giusti, di sciogliere i blocchi prima che diano origine a patologie più serie.
Il calore benefico della moxa agisce in profondità, stimola il sistema parasimpatico, favorisce il rilassamento e aiuta il corpo a ritrovare la sua naturale capacità di autoguarigione.
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